| Titolo articolo: Il cantautore Claudio Lolli si racconta in un film Data: 17 ottobre 2002 |
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| Fonte: Kataweb Cinema Testo Oltre 35 ore di riprese sono servite al regista palermitano Salvo Manzone, per realizzare Salvarsi la vita con la musica, il lungometraggio dedicato al cantautore bolognese Claudio Lolli Claudio Lolli in cinemascope: il regista palermitano Salvo Manzone ha realizzato, infatti, un lungometraggio sul cantautore bolognese dal titolo Salvarsi a vita con la musica. Il documentario, prodotto dallo stesso Manzone insieme all'associazione 'Epinoia', parteciperà al prossimo Torino Film Festival. Salvo Manzone, che vive da alcuni anni a Parigi, ha registrato quasi trentacinque ore di riprese: concerti, interviste al cantante e ai suoi fans, eventi speciali come il MEI di Faenza. La scelta delle immagini e la costruzione del documentario ha richiesto, quindi, un difficile lavoro di montaggio: più di due mesi per raccontare il percorso artistico di Lolli e la sua produzione musicale. Con un album nel '97 ('Intermittenze del cuore'), uno nel '98 (ìViaggio in Italia') e un altro da poco pubblicato ('Dalla parte del torto'), Claudio Lolli, a cinquant' anni suonati, sta scoprendo una nuova giovinezza: "Mi sono fatto un'idea della mia carriera come minoritaria. Suono in posti piccoli per poca gente, un pò per necessità e un pò per scelta - ha confessato Lolli - Ho fatto due dischi negli ultimi tre anni, faccio una quarantina di concerti all'anno. Non sento l' obbligo di essere il cantante per tutti e lo dico veramente senza snobismo. Però vedo che c'è gente che mi ascolta, che mi viene a sentire, che mi chiama. Esisto come produttore di musica, di parole, di senso. E per me va bene così". Nelle vesti di scrittore, Lolli sta ultimando la terza raccolta di racconti dopo 'Giochi crudeli' e 'Nei sogni degli altri'. "Mi affascinano i personaggi in bilico - sottolinea Lolli - personaggi in evoluzione da una situazione all'altra, che vivono quegli attimi di panico, quando un mondo finisce e bisogna costruirne un altro. Ecco sono questi momenti intensi che mi piace raccontare". |
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